HOW TO DO THINGS WITH WORDS (2014)

Come fare le cose con le parole?

1-2-3 forme che comunicano sul piano dell'espressione, delineando la superficie fisicamente percepibile delle cose e delle parole come oggetti di questo linguaggio. Un linguaggio dove il corpo diventa significante nel suo agire sulla scena e la parola inscrive continuamente l'accadere delle cose facendole apparire e trasformandole, tracciando relazioni e molteplici

s-connessioni.

L’enunciato performativo è qui inteso come il corpo che traduce estemporaneamente un dire nel suo agire, producendo segni grafici che non

ricercano il senso, si fanno portavoce del nulla, proiettano al di fuori il

significato, si consumano nel momento in cui appaiono, ribadendo i codici e le

prassi del loro comunicare. Partire dalla sperimentazione di un codice,

attraversare un linguaggio, fraintenderlo e trasgredirlo nella pragmatica della

conversazione. Affermare il non senso, renderlo noto, trasmutarlo, designare

movimenti non semantici. Arrivare alla reinvenzione di un sistema comunicativo che si distorce all'interno di una poetica sovversiva: un enunciato performativo abusato e degenerato nel senso letterale del talk show come atto linguistico. Austin lo definisce infelice.


Concept, coreografia e danza Marta Bellu

Co-creazione e interpretazione Daniele Ledda e Silvia Bellu

Drammaturgia multimediale live Silvia Bellu

Musiche Claude Debussy

Elaborazione sonora Daniele Ledda

Logo Titolo Silvia Bellu

Immagine ed elaborazione grafica Olga Pavlenko

Lo spettacolo è vincitore del progetto 2014_ SOSTEGNO A UNA NUOVA PRODUZIONE, promossa dalla rete delle Residenze Artistiche della Regione Toscana, in collaborazione con ADAC Toscana.

Si ringrazia il Teatro di Serrenti.


MARTA BELLU

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