SAPERE IL CORPO

Consapevolezza, espressione e relazione mediata dal corpo                     


Progetto sviluppato con Autismo Svizzera Italiana 2016


Sapere, limite, trasformazione

Perché sapere attraverso il corpo?

Sapere il Corpo è un progetto che ha come scopo la conoscenza e l’'espressione corporea attraverso la ricerca di un canale espressivo con cui dare ascolto e parola al proprio corpo. Il progetto propone di entrare in contatto con e conoscere il proprio corpo, scoprire come esso si traduce in espressione emozionale o movimento e dirigerlo verso l'ambiente, nella relazione con lo spazio e con l'altro, attraverso la danza.

Il progetto prevede un approccio sistemico di condivisione delle esperienze con le famiglie e gli insegnanti attraverso incontri di pratica e dialogo, con la finalità di innescare processi di scoperta e consapevolezza della persona e del gruppo come strumento di espressione e di relazione che permetta ai partecipanti di entrare in contatto con la propria presenza: l’esser-ci, e attraverso il linguaggio corporeo fare esperienza del processo di ‘simulazione incarnata’ alla base della relazione empatica con cui è possibile riconoscere se stessi attraverso l’altro e sviluppare competenze cognitive e socio-affettive.

Il progetto si propone di creare uno spazio di esperienza e ricerca che faccia della differenza e della relazione un potenziale espressivo in un senso culturale, umano, etico e artistico. Il laboratorio ha come finalità principale quella di mettere in moto un processo che riguardi una crescita, una trasformazione partendo dal riconoscimento della propria originalità-differenza come uno strumento di espressione.

Cosa si intende per limite?

Il limite è in tutti i campi (dalle neuroscienze alla scienze cognitive, all’antropologia, alla pedagogia, all’estetica) la zona in cui si esprime alla maggiore complessità, ricchezza, che permette il passaggio delle informazioni; è infatti il luogo dell’apprendimento o della conoscenza. E’ il campo della relazione. La relazione è un movimento. E’ un -tra-, è qualcosa che va da sé all’altro, nell’atto del comunicare. E’ uno spazio importantissimo di fragilità, di incertezza perché siamo nel flusso, nel processo dell’esperire. In questo stato liminale avviene la tra-sformazione, il passaggio attraverso la forma e questo passaggio non è altro che, la danza.



MARTA BELLU

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